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Nel Segno: opere su carta dal XVII al XXI secolo

da Sabato a Domenica
Brescia Il Vittoriale degli Italiani

Nel Segno: opere su carta dal XVII al XXI secolo - Brescia - Il Vittoriale degli Italiani


Categoria: Eventi

NEL SEGNO rappresenta per noi un viaggio prezioso. All'interno degli ambienti storici del Vittoriale degli Italiani, nella stanza del Museo dove da lontano veglia la Maschera dell'idiota realizzata nel 1924 dal grande scultore Adolf Wildt, il visitatore solo qui, protetto, appartato, può godere dalle rotonde finestre della vista unica verso il Lago. 

Le storiche vetrine custodiranno in occasione di questa esposizione, testimonianze antiche e contemporanee sul tema del segno, dove, fra disegni a matita, a carboncino, a china insieme ad opere realizzate con la tecnica dell'incisione, si compie un viaggio nel tempo, sulla carta, con opere anche di ridottissime dimensioni. Tutto questo non dovrà "intimorire" l'osservatore che potrà dal vivo vedere le diverse opere poste all'interno delle luminose vetrine ma, al contrario, stimolarlo all'osservazione attenta di testimonianze che dall'antico (sec. XVII) fino ai giorni nostri, sono in grado di tracciare un arco espressivo intenso attraverso temi differenti: le figure, gli interni, i paesaggi, le composizioni.

Non abbiamo qui bisogno di ricordare l'importanza del disegno all'interno del complesso percorso della storia dell'arte, dove, a partire dal Rinascimento, nel segno dei Maestri, si è compiuta un'indagine profonda del mondo, dell'uomo, della natura, dello spazio, delle cose vicine e lontane, indelebilmente fissate sulla carta da molti artisti. 
L'opera più antica presente in mostra al Vittoriale è una  intensa ma piccola incisione concepita dall'artista bolognese Agostino Carracci (1557-1602) dove la figura di San Gerolamo, si impone per forza e spiritualità nella composizione che non tradisce il prezioso rimando nei confronti del maestro tedesco Albrecht Durer (è possibile però anche osservare un'incisione tedesca coeva, di anonimo autore, che fu parte di un testo religioso illustrato, di interessante composizione).

Dalla preziosa carta azzurrina con in filigrana il giglio fiorentino, prende vita invece, una scena che ha la sua origine a Roma: si tratta infatti di uno studio da Raffaello in rapporto agli affreschi della Farnesina. Il disegno non siglato (attualmente sotto studio) appare attribuibile alla mano dell'artista toscano Alessandro Allori (1535-1607), imponendosi per forza e leggerezza (è utile il confronto con un disegno da noi pubblicato facente parte di una importante collezione istituzionale romana). Curiosi appaiono poi due disegni che in realtà, in occasione dell'esposizione non sono visibili nella loro totalità poichè risultano anche sul retro, caratterizzati da personaggi: si tratta dell'ispirata Figura (opera inedita) di Daniele Ranzoni (1843-1889) e della composizione di figure quasi in forma di caricatura, di Alessandro Milesi (1856-1945).

NEL SEGNO, dal passato al presente, conduce lo sguardo dell'osservatore verso testimonianze di diverso tipo, qui esposte in occasione della mostra al Vittoriale degli Italiani con opere del '900: la litografia di Pablo Picasso (1881-1973), appare quasi un arabesco d'intricati segni; la figura maschile di Filippo De Pisis (1896-1956) nel segno esprime tutta la delicatezza della giovinezza. E poi, ancora, l'osservatore potrà vedere opere di Giandante X (1899-1984), Renzo Vespignani (1924-2001), Eugene Berman (1899-1972) e Casimir Reymond (1893-1969) pittore e scultore svizzero autore di un intenso ritratto femminile realizzato a matita su carta nel 1923, a Parigi. 

L'opera che appare di dimensioni più ridotte, presente all'interno dell'esposizione, è una finissima incisione (misura cm 11x11) creata nel 1931 da Aligi Sassu: si tratta della composizione Figura nel paesaggio con un cavallo, facente parte del ciclo pittorico degli Uomini rossi. Le testimonianze su carta di Guido Borgianni (1915-2011) credo che non lasceranno l'osservatore indifferente: l'artista toscano che visse una vita difficile, scomparendo quasi a 100 anni, ha lasciato nelle carte da lui toccate, disegni ricchi di vita, capaci di registrare la realtà con tinte grottesche. 

NEL SEGNO, attraversando i secoli caratterizzati da presenze diversissime, ha portato il nostro sguardo di fronte al tempo antico per giungere poi nella contemporaneità con artisti provenienti dall'Europa, dal Giappone e dalla Cina, tutti qui presenti all'interno della pubblicazione da noi curata. È impossibile non nominare la drammatica figura di un grande maestro proveniente dal Giappone, stimato e sostenuto da Giovanni Testori, di nome Kei Mitsuuchi (1948-2011): pochi artisti come il grande giapponese seppero lasciare sulla carta il peso dell'esistenza, fra dolore e gloria. Kei Mitsuuchi, Bernard Damiano (1926-2000), Gianfranco Ferroni (1927-2001), Giancarlo Vitali (1929-2018), insieme all'artista contemporaneo Sergio Battarola (nato nel 1955), Alessandro Verdi (nato nel 1960) e Anna Santinello (nata nel 1937), furono figure amate da Giovanni Testori alle quali dedicò cataloghi ed esposizioni. Vi sono, poi, opere di artisti di valore indiscusso ma poco ricordati: è il caso di Duilio Bartolini (1929-2022) qui presente con un disegno di grande espressività, Mirko Gualerzi (1936-2004), maestro instancabile, creatore di disegni, dipinti, incisioni e sculture di grande forza e denuncia e Raffaele Capuana (1947-2019) ossessivamente attratto dal volto.

NEL SEGNO, come abbiamo già ricordato, è un viaggio sulla carta che parte da lontano e che attraversa protagonisti di ieri e di oggi con opere molto diverse: le luci sulla contemporaneità saranno dunque accese e pronte per mostrare le diverse testimonianze del nostro tempo, raccolte qui al Vittoriale degli Italiani in occasione di questo nostro progetto, che rappresenta un viaggio fra storia e contemporaneità.


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